La Storia

Nel secolo XI il territorio milanese era suddiviso in pievi che dipendevano, sia sul piano religioso che su quello politico militare, direttamente dall’autorità arcivescovile cittadina; il paese di Cernusco Lombardone apparteneva alla Pieve di Missaglia. L’arcivescovo di Milano, Ariberto da Intimiano, riuscì a governare su un così vasto territorio servendosi dei nobili locali che consentivano, a fronte di benefici, la dipendenza e la sovranità dell’arcivescovo. Avvenne, però, che di fronte allo strapotere di tali signorotti e all’avversione che il popolo già nutriva per l’arcivescovo, i popolani insorgessero, obbligando i “nobili” a fuggire e a rifugiarsi a Milano. Gli antichi posti fortificati e le dimore dei signorotti divennero punti di difesa e di offesa. I popolani resistettero alla potente controffensiva di Ariberto fino allo stremo, specialmente nel Castello di Cernusco, sede del podestà supremo, ma poi, sopraffatti e vinti, sfogarono la loro rabbia demolendo i castelli in cui avevano valorosamente combattuto.
Il Castello di Cernusco fu oggetto di ricostruzioni ed aggiunte di fabbrica e in seguito divenne residenza dei signorotti che dominavano il luogo: dapprima la potente famiglia dei Petroni, poi i Castelli e i Cernuschi. Il Castello perse nel tempo la sua funzione strategica assumendo quella rurale-residenziale.
La proprietà dell’edificio e del terreno circostante fu della famiglia dei Conti Lurani Cernuschi fino a diventare dell’attuale proprietario, il quale ha affrontato la sfida più grande: riportare agli antichi splendori l'intera struttura con un fine e accurato restauro mantenendo la tipologia costruttiva e restando fedele all'impianto originale. La dimora è vincolata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali.

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Matrimoni e ricevimenti di eccellenza in ville, castelli, dimore storiche